sabato, 26 Aprile 2025
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Ma quanto guadagna un arbitro?

Il calcio è una passione e coinvolge tante persone, presidenti, dirigenti, allenatori e calciatori. Ma tutti sappiamo che senza arbitro non si gioca. Una cosa che molti si sono chiesti è quali siano i rimborsi effettivi delle giacchette nere? Un direttore di gara che ha la fortuna di arbitrare in serie A può guadagnare fino a 200.000 euro ogni anno, molto meno dei calciatori, ma molto più bassi sono i rimborsi spese nelle categorie inferiori, tanto che a volte non coprono nemmeno le spese di viaggio. Ma partiamo dal basso, da chi arbitra nelle categorie dei nostri dilettanti dagli Allievi fino all’Eccellenza . Per questa categoria i guadagni relativi agli spostamenti effettuati per le trasferte sono i seguenti: 30 euro fino a 25 km dalla sede arbitrale, 38 euro fino a 50 km, 42 euro fino ai 75 km, 52 euro fino ai 100 km, 57 euro fino ai 150 km, 68 euro fino ai 200 km, 78 euro fino a 250 km e 88 euro fino a 300 km. Va anche detto, a tal proposito, che poiché di solito le sezioni arbitrali sono molto diffuse, con una media di una per provincia, si cerca di chiamare l’arbitro più vicino alla partita. Parliamo naturalmente di categorie minori ma non dei campionati di Promozione e di Eccellenza. Cambia poco la situazione per quanto riguarda la serie D dove i corrispettivi non cambiano ma dove vanno aggiunte le spese di alloggio, vedi gli alberghi e i ristoranti dove si mangia.

In Lega Pro ad un arbitro, come diaria domenicale, si corrispondo 200 euro per la trasferta, ai quali si sommano due buoni pasto da 30 euro cadauno più 0,21 centesimi di euro per chilometro percorso; inoltre in questa categoria è frequente effettuare spostamenti importanti che superano i 600 km a partire dal domicilio dell’arbitro. In serie B, per ogni gara, un arbitro riceve il corrispettivo di circa 1.700 euro più i rimborsi al chilometro che sono uguali a quelli degli arbitri della Lega Pro. Diverso il discorso della serie A, qui l’AIA seleziona circa una ventina di arbitri, di solito con un lavoro personale autonomo, visto che devono fare tre allenamenti obbligatori e stare in giro per l’Italia, ed a volte, se sono arbitri internazionali, anche per l’estero. Per ogni partita un arbitro percepisce 3.800 euro lordi, di solito un arbitro dirige la metà delle partite del campionato in serie A e quindi porta a casa in totale circa 72.000 euro lordi. Può accadere poi che un direttore di gara, non sia selezionato per abitrare una partita ma venga posto al controllo del VAR: in questo caso il compenso lordo è di 1.500 euro a partita, 750 nel caso di assistenti al VAR. Chi arbitra in Coppa Italia porta a casa 1.000 euro a partita per i primi turni di qualificazione per poi arrivare a 1.500 euro per chi è selezionato ad arbitrare i quarti. Per le Semifinali il compenso è di 2.500 euro mentre per la finale è di 3.000 euro.

Nella Supercoppa italiana invece il compenso è lo stesso previsto per le partite di serie A: cioè 3.800 euro. Se per gli assistenti valgono gli stessi compensi dei dilettanti, in serie A e B prendono 1.000 euro a partita più una quota fissa che va dai 24.000 se internazionali agli 8.000 euro. Per il quarto uomo, il compenso è invece di 500 euro a partita, sempre lordi.

Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it

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