lunedì, 23 Dicembre 2024

Oggi

Il prof. Zamperini si stacca dal Lavagno

Con grande senso socratico, degno di un insegnante di Liceo Classico, esperto di Italiano, Latino e Greco (al prestigioso “Scipione Maffei”), il mister, nonché professor Dionisio Zamperini, è costretto a staccarsi dalla…Lavagno, la Scaligera Sporting Club. “Domenica scorsa, nella 2^ giornata di campionato” commenta in maniera molto serena, tipica del saggio nocchiero, “abbiamo perduto pesantemente, 6 a 0, a Marchesino, contro i gialloblu locali rinforzatosi rispetto all’anno scorso grazie ad ex colonne portanti dei Boys Buttapedra, e sette giorni prima, 0 a 2, al nostro “Lorenzo Molinaroli”, contro una grande avversaria, molto quotata, qual è il Bevilacqua di mister Antonio Marini. Il nostro è un gruppo, rispetto alla passata stagione, è infarcito di tanti giovani della Juniores Provinciale, e, quindi, mi sarebbe piaciuto avere a disposizione un pò più di tempo per lavorare. Ma, non sono qui certo per far polemiche, visto che le dinamiche del calcio le conosciamo tutti e la decisione suprema spetta sempre a chi ha la responsabilità maggiore del club, ovvero il presidente”. Un “divorzio”, ciononostante, che ha del fulmine a ciel sereno, basti pensare che mercoledì sera 18 settembre, nell’ultima gara del traingolare di Coppa Veneto di 2^ categoria, la Scaligera Lavagno aveva battuto, 0 a 2, al “Renzo Tizian”, l’A.C. Sambonifacese.

 “La decisione presa dal presidente Samuele Tosi era, secondo me, condizionata da un martedì scorso (17 settembre), in cui c’è stato un confronto di idee un po’ “caldo”, ma sempre nel solco del rispetto delle parti e delle idee tattiche reciproche. Tant’è che ci siamo lasciati dopo la gara di Coppa con una stretta di mano, e, non nascondo che mi ha fatto piacere leggere l’sms, in cui il presidente si definiva molto lusingato del mio operato in questi miei mesi di servizio alla Scaligera Lavagno”. Dinamiche, queste, sempre più in aumento anche nel nostro calcio per diletto, ma, che, ahinoi!, fanno parte del mondo calcio, metafora della vita. Ma, un esonero, mettilo come vuoi, registra pur sempre un autogol della società per cui un mister ha prestato l’opera e perchè andava bene al sodalizio all’indomani della sua riconferma sulla panca: “Sai” aggiunge “el profe”, “noi abbiamo iniziato la preparazione il 16 di agosto, ma alcuni atleti si sono presentati solo il 27 agosto: questo per segnalare un particolare. Comunque, incasso con sportività il 2° esonero della mia carriera da mister, il primo avvenuto anni fa quando ero alla guida del Real Monteforte, in Prima categoria, anche se quella volta lo subii verso la fine del girone di andata. Quest’ultima, però, mi è sembrata un pochino prematura, ma, come insegno ai miei studenti, “dura lex, sed lex”, “dura la legge, ma è sempre legge”; quindi, non si discute, si accetta solo, anche se si digerisce mal volentieri. Auguro alla dirigenza, ma, soprattutto ai miei ragazzi e a chi mi succederà sulla panchina, le migliori fortune calcistiche”.

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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